In classe seconda primaria per conoscere l’apostrofo noi abbiamo pensato ad un insetto primaverile: l’ape.
Cartoncini
Con dei cartoncini bianchi piegati a metà noi abbiamo provato a considerare che cosa si nasconde sotto…l’apostrofo.
Abbiamo scritto a pennarello con lettere piuttosto grandi e distanziate LA APE, poi, abbiamo tagliato le parti di precedenti e successive all’apostrofo creando così una “finestrella” che si solleva e nasconde la vocale sottostante.
Sul quaderno
Sul quaderno abbiamo incollato il cartoncino e realizzato sotto un semplice disegno in tema: così ognuno può sollevare la propria finestrella e visualizzare cosa nasconde l’apostrofo.
Noi scriviamo, solitamente alle prime ore, la data estesa, la data “corta”, il nome e il cognome poi iniziamo con il titolo e la prima attività. Provo sempre le proposte sul mio quaderno della preparazione per sapere in anticipo eventuali difficoltà o inghippi nei quali potrebbero incorrere i bambini. Segno i miei appunti e mi annoto se qualcuno non ha svolto l’attività.
In questo caso il lavoro verteva proprio sull’individuare le caratteristiche dell’apostrofo: scoprire che sostituisce una lettera, una vocale, che si usa quando dopo c’è un nome che inizia per vocale. Noi abbiamo realizzato questo compito proprio i primi giorni di primavera, quindi l’ape che vola sui fiori era un soggetto adatto.
Questo il mio schizzo sullo schermo di classe con il titolo: L’apostrofo.
Isola e oceano
Una volta provato con l’ape, abbiamo controllato se le stesse caratteristiche sull’uso dell’apostrofo c’erano anche con altre parole.
Abbiamo realizzato la stessa attività usando dei cartoncini ripiegati pensando a:
- l’oceano
- l’isola
Sul cartoncino.
Sul mio quaderno.
Sullo schermo di classe.
Sul quaderno di un bambino.
Così noi abbiamo cominciato a conoscere l’apostrofo. Abbiamo riflettuto, osservato, disegnato e riflettuto ancora insieme per trarre conclusioni.
Link utili
Alcuni esercizi utili, sulla piattaforma Wordwall, per iniziare a conoscere l’apostrofo