Leggere insieme un famoso racconto, “I monti pallidi”, per conoscere la leggenda come tipologia testuale, esercitarci nell’uso del vocabolario e iniziare a scoprire i segreti delle parole: i suffissi.
LETTURA DELLA LEGGENDA
Con i miei alunni di classe 3^ abbiamo incontrato una nuova tipologia testuale: la leggenda.
Per collegarmi agli argomenti di storia (la formazione del nostro pianeta, le ere geologiche, i concetti di evoluzione e di estinzione) ho proposto la lettura de “I monti pallidi“. È una famosa leggenda che narra l’amore tra un principe e una principessa reso difficile dall’ambiente in cui vivono. Degli gnomi, i Salvani, riusciranno a risolvere il problema filando “la luce della Luna” e coprendo con la tela ricavata i monti, le Dolomiti, che diventarono così chiare e lucenti.
Insieme abbiamo cercato di comprendere il testo e di coglierne gli elementi fantastici e le analogie con il mito, altra tipologia testuale che presenta caratteristiche simili.
Durante la lettura noi indichiamo i capoversi, facendo due lineette a matita e mettendo i numeri progressivi.
Abbiamo riflettuto su come questo sia un testo narrativo fantastico che ci racconta di elementi naturali, le bellissime Dolomiti, ma inserendo personaggi e avvenimenti non reali.
Durante la lettura noi indichiamo i capoversi, facendo due lineette a matita e mettendo i numeri progressivi.



L’ORIGINE DELLE PAROLE
Abbiamo quindi scoperto l’origine, reale e scientifica, del termine “Dolomiti“: le splendide montagne prendono il loro nome dallo studioso che per primo analizzò le rocce che le formano, Déodat de Dolomieu: sono dunque queste a renderle di un colore chiaro e lucente!
Abbiamo conosciuto così anche due studiosi: il/la naturalista e il geologo/la geologa.
Al termine dell’attività abbiamo realizzato anche un cartello da appendere sulla nostra parete dei testi per poter ricordare, con un colpo d’occhio, la nuova tipologia testuale.
ARRICCHIMENTO LESSICALE E UTILIZZO DEL VOCABOLARIO
Nel testo della leggenda “I monti pallidi” avevo inserito, volutamente, alcuni termini a bassa frequenza d’uso o con più significati. Per noi questa è stata l’occasione di arricchire il lessico e di esercitarci nell’uso del vocabolario in modo non troppo faticoso.
I bambini hanno lavorato in piccolo gruppo (tre – quattro elementi ) così hanno potuto aiutarsi e alternarsi nella ricerca dei termini richiesti.

LE PAROLE DELLA LEGGENDA E ANALISI GRAMMATICALE
Successivamente i bambini si sono esercitati a cercare le parole e gli aspetti tipici della leggenda.
Nel puzzle sono riportate le caratteristiche tipiche della tipologia testuale: gli elementi naturali e fantastici solitamente presenti.
Come altro esercizio ho proposto “l’analisi grammaticale a pallini“: noi ci esercitiamo spesso, con brevi frasi, a riconoscere le categorie grammaticali utilizzando un’apposita striscia come supporto. In questa occasione le frasi sono naturalmente a tema “leggenda”. Qui trovate l’articolo relativo all’analisi grammaticale.
L’idea di realizzare un puzzle cone le parole tipiche della tipologia testuale l’ho presa da questa guida didattica: Il nuovo pensare e scrivere 2-3
ALLA SCOPERTA DELLE PAROLE
La lettura di questa leggenda ci ha dato l’opportunità di riflettere su delle discipline e sugli esperti che se ne occupano. Collegandoci dunque nuovamente alla storia ci siamo soffermati a riflettere sullo storico e sui suoi tanti aiutanti: il geolologo, il paleontologo, l’archeologo…
Il mio intento era che i bambini intuissero i suffissi, che si ripetono in questi studiosi e nelle loro specifiche discipline.
Sul quaderno abbiamo quindi piegato semplicemente in due una pagina inserendo da una parte I NOMI DELLE DISCIPLINE e dall’altra IL NOME DEGLI ESPERTI.
Durante questa attività abbiamo discusso e condiviso le conoscenze che i bambini già possedevano. Man mano che procedavamo nel lavoro i bambini hanno colto le regolarità che si ripetevano e in quale posizione della parola.
Per fissare questi termini così lunghi e complessi ci siamo poi esercitati con un puzzle in cui cercare le nuove parole incontrate.

